Venezia 76, la mostra e i suoi nuovi orizzonti

Dal 28 agosto al 7 settembre si svolgerà la 76° edizione della Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia, dove torneremo dopo numerose edizioni. Essendo il festival più vicino a dove abbiamo vissuto fino a poco tempo fa, fu molto naturale avvicinarsi alla Mostra   grazie all’università, ed entrare in contatto con un evento così grande e importante ci ha completamente risucchiato. Quest’anno, dopo anni di Accredito Cinema (tre per Elisa e sei per Arianna) torneremo alla Mostra armate per la prima volta di Accredito Stampa. E’ stata una grande emozione per noi ricevere la mail che ci confermava l’accredito: sebbene il nostro blog sia piccolo ricevere questo upgrade è una gratificazione e una nuova possibilità per rinnovare le nostre attività al Lido, che quest’anno torneranno ad essere degli articoli giornalieri.

In questi daily vi racconteremo l’esperienza del festival e i film che vedremo, in quella che si prospetta un’edizione molto diversa dalle precedenti. Dopo edizioni contrassegnate dalla presenza di alcuni dei più acclamati film americani, da Birdman a La La Land. Quest’anno il programma vira invece verso una proposta più autoriale, in cui vedremo tanti lavori provenienti da numerosi paesi. La selezione operata su 1833 lungometraggi (di cui 188 italiani) è giunta a una rosa di 66 titoli, di cui:

  • 21 in Concorso Venezia 76
  • 17 in Fuori Concorso (10 documentari)
  • 19 in Orizzonti 
  • 6 in Sconfini (2 documentari)
  • 3 in Biennale College

Nel suo intervento di presentazione a questa edizione Barbera ha sottolineato tre “tendenze” ricorrenti all’interno dei film che ha visto durante la selezione. La prima è quella della rappresentazione del mondo femminile nell’epoca contemporanea in modo sempre più attento, non solo da parte di registe donne ma anche da parte degli uomini che guardano al femminile con uno sguardo nuovo. La seconda è nei film che fanno ricostruzione di eventi storici presenti e passati con il desiderio principale di far riflettere sull’attualità. La terza, infine, è il ritorno ad un cinema del reale che non si limita semplicemente alla cronaca ma si confronta in modo diretto con i problemi del giorno d’oggi. Tutto ciò è molto interessante perché dimostra quanto sia fondamentale il cinema per osservare e filtrare la quotidianità del mondo che ci circonda. Se si osserva il concorso nel complesso possiamo individuare molto bene queste correnti, anche se ovviamente non mancano anche i classici film di genere.
L’osservazione diretta e indiretta della femminilità si ritroverà in The Perfect Candidate di Haifaa al-Mansour, Babyteeth di Shannon Murphy, Ema di Pablo Larraín, Lan Xin Da Ju Yuan di Ye Lou, e senza dubbio in sfumature diverse anche negli altri film. La ricostruzione storica è invece l’anima di J’accuse di Roman Polanski e Waiting for the Barbarians di Ciro Guerra. Il cinema del reale lo vivremo con La mafia non è più quella di una volta di Franco Maresco, il genere classico con Joker di Todd Phillips e Ad Astra di James Gray. Terremo sotto mano questi appunti durante la visione dei film in concorso e una volta concluso il festival torneremo a parlarne.

Ema

Come ogni anno sarà molto difficile scegliere cosa vedere e a cosa rinunciare, ma ci sono alcune cose che sappiamo bene in partenza di non poterci perdere per nessuna ragione.

  • Ema di Pablo Larraín, perché Larraín è uno dei registi incontrati nel nostro percorso cinefilo che ancora non ci ha deluso e che è sempre riuscito a sorprenderci in modo positivo. Se la nostra fiducia nei suoi confronti non bastasse, nel momento in cui abbiamo letto che questo film sarà una “fiaba punk-rock” la curiosità è aumentata a dismisura.
  • About Endlessness di Roy Andersson, perchè Andersson è un autore che ci ha abituato al suo stile riflessivo, triste e desaturato, ai suoi quadri confinati dove individui soli cercano l’ultimo avanzo di umanità, con risultati grotteschi e assurdi, tali da strappare una risata nervosa. Come un cavallo bardato dell’Ottocento che irrompe in un pub, il cinema di Andersson è già divenuto iconico con la sua The living trilogy, conclusasi con Un piccione seduto su un ramo riflette sull’esistenza, che gli valse il Leone d’Oro nel 2014.
About Endlessness
  • Joker di Todd Phillips, perché nel momento in cui l’abbiamo visto tra i film più probabili per Venezia non potevamo credere ai miei occhi. Nonostante il fatto d’essere convinte che Joaquin Phoenix sia uno dei migliori attori viventi, una parte di noi prova un certo scetticismo nei confronti del progetto. Il trailer ci ha fatto ricredere, ma ancora abbiamo paura ad alzare troppo le nostre aspettative, soprattutto adesso che il film compete in concorso, e non vediamo l’ora di poterci confrontare con lui.
  • Martin Eden di Pietro Marcello, perché si tratta di un regista coraggioso che sta segnando il passo tra le nuove tendenze del cinema del reale e del recupero del materiale di archivio. Dopo aver vinto il premio come Miglior Film al Torino Film Festival nel 2009 è diventato uno dei punti di riferimento del nuovo cinema italiano, e la sua presenza in concorso ne testimonia ancora una volta l’importanza. Questo suo quinto lungometraggio sembra inoltre un film molto diverso da precedenti, poichè si tratta di un film di finzione, il cui attore principale sarà Luca Marinelli. 
  • Ji Yuan Tai Qi Hao di Yonfan, perchè dall’anno scorso, tra un motivo e l’altro, il nostro interesse per l’animazione è aumentato molto. Vedere un film d’animazione in concorso a Venezia è difficile e dopo Si alza il vento di Hayao Miyazaki nel 2013 e Anomalisa di Charlie Kaufman e Duke Johnson nel 2015, arriva questo primo esperimento animato del regista di Hong-Kong Yonfan. Nonostante l’interesse, nel momento in cui abbiamo visto il trailer siamo rimaste perplesse dall’eccessiva presenza di CGI e dai frame mancanti nei movimenti dei personaggi. Questo però non ci scoraggia, anzi ci farà affrontare la visione del film con ulteriore speranza di ricrederci.

Anche se ancora la Mostra non è cominciata potremmo già stare ore a parlarne. Per il momento però ci fermiamo qui perché vi stiamo preparando un altro articolo bello succoso con tutte le curiosità e le cose da non perdere nelle sezioni parallele al Concorso.
Continuate a seguirci per questo e, come al solito, molto altro!   

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  1. Pingback: Oltre il Concorso, cosa non perdere a Venezia 76 - Pepperminds Blog

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