Come ogni anno comincia il Festival di Cannes e come ogni anno sto a casa a mangiarmi le mani per tutti i film che vorrei vedere ma non posso. Anche Pepperminds volerà a Cannes un giorno, ma per il momento mi posso accontentare di scorrere le liste dei film facendomi un’idea su quella che è una delle finestre più importanti sul cinema.
Tra tutti i film presenti quest’anno, non solo in concorso ufficiale ma anche nelle altre categorie, questa è la selezione degli otto film (più uno) che se fossi lì non avrei perso per nessuna ragione.
- The Dead don’t Die di Jim Jarmush (Concorso)
L’ultimo lavoro di Jarmush è stato selezionato come film d’apertura e credo non servano molte presentazioni per capire perché questo è uno dei titoli imperdibili di Cannes. Una commedia in cui in una cittadina americana sperduta e tranquilla arrivano gli zombie. Oltre alla fama del regista gioca anche un ruolo chiave il cast: Adam Driver, Bill Murray, Selena Gomez, Chloë Sevigny, Steve Buscemi, Tilda Swinton, Tom Waits, Danny Glover, Iggy Pop e molti altri.
Verrà distribuito in Italia a partire dal 13 giugno.
- Parasite di Bong Joon-ho (Concorso)
Tra gli autori coreani del momento, Bong Joon-ho è trai i più interessanti. Dopo aver lavorato in America per gli ultimi due film che ha diretto (Snowpiercer del 2013 e Okja del 2017) è tornato a lavorare in Corea per Parasite. Anche se il suo ultimo lavoro, Okja, aveva avuto un riscontro molto tiepido da parte di pubblico e critica, di Parasite si parla già molto. Trailer e poster hanno catturato l’attenzione e fanno percepire l’atmosfera surreale in cui si svolgerà la vicenda del film. La trama ruota intorno a due famiglie, quella dei Ki-taek, i cui membri sono tutti disoccupati, e i Park, tanto benestanti quanto misteriosi.
- The Wild Goose Lake di Diao Yi’nan (Concorso)
Diao Yi’nan è un regista cinese che fa parte della “Sesta Generazione”, insieme ad autori come Jia Zhangke. Si è fatto conoscere nel panorama internazionale nel 2014, con il film Black Coal, Thin Ice (in Italia distribuito con il titolo Fuochi d’artificio in pieno giorno) che ha vinto l’Orso d’oro e l’Orso d’argento per il miglior attore alla 64° edizione della Berlinale. The Wild Goose Lake è un dramma noir con protagonista la relazione tra il leader di una gang di motociclisti e una prostituta in cerca di libertà, alleati nella lotta per la sopravvivenza.

- Portrait de la jeune fille en feu di Céline Sciamma (Concorso)
Céline Sciamma è una regista francese molto interessante che dopo la “trilogia sull’adolescenza”, composta da Water Lilies (2007), Tomboy (2011) e Girlhood (2014), ha deciso di cimentarsi in un film in costume. Ambientato nel diciottesimo secolo in una piccola isola in Bretagna, dove ad una pittrice viene commissionato il ritratto di matrimonio di una giovane donna. Nel cast spiccano Noémie Merlant, Adèle Haenel e Valeria Golino. Un progetto tutto al femminile dove la direttrice della fotografia è Claire Mathon, nota per il suo lavoro in Lo sconosciuto del lago.
- Lux Æterna di Gaspar Noé (Midnight Screening)
Senza troppi giri di parole Noé è uno dei miei cineasti preferiti dell’epoca contemporanea e considerando Love uno dei migliori film di sempre, qualsiasi lavoro di Noé per me è fonte di interesse. In questo caso si tratta di un mediometraggio di cinquanta minuti con protagoniste Béatrice Dalle e Charlotte Gainsbourg che si raccontano storie di streghe. Secondo il comunicato stampa si tratta anche di un saggio sul cinema, sulla cinefilia e sul lavoro dell’attore.
- The Lighthouse di Robert Eggers (Director’s Fortnight)
Robert Eggers è un giovanissimo regista americano che con la sua opera prima, The Witch, aveva fatto parlare molto di sé, e per il secondo film l’attenzione sembra altrettanto alta. Girato in condizioni estreme su una piccola isola in Nuova Scozia, è stato realizzato in pellicola 35 mm in bianco e nero. La storia è quella di Old, guardiano di un faro interpretato da Willem Dafoe. Nel cast oltre a lui compare solo Robert Pattinson.
- Chicuatores di Gael García Bernal (Special Screening)
Bernal è un attore che ho sempre ammirato molto e non avendo mai visto nulla di lui come regista sono molto curiosa di vedere come se la cava dietro la macchina da presa. Dopo l’esordio come regista con Deficit del 2007 ha diretto diversi cortometraggi, alcuni episodi di serie TV (Mozart in the Jungle e Aquí en la Tierra) e questo è il secondo film. Si tratta di una commedia drammatica che racconta le peripezie di un gruppo di adolescenti alla ricerca di ricchezza per le strade di Città del Messico.

- Family Romance di Werner Herzog (Special Screening)
Anche se la presenza di Herzog a Cannes è stata una sorpresa per tutti, di certo non è un autore che ha bisogno di presentazioni. Torna sulla croisette con un film che dalla descrizione sembra un altro dei suoi mistici progetti interessanti. L’ha girato l’estate scorsa in Giappone, dove ha lavorato interamente con attori non professionisti che parlano solo in giapponese, lingua che lui con conosce. Qualche giorno fa è uscito il primo trailer e non vediamo l’ora di vedere cosa ne è venuto fuori.
Il più uno non poteva non essere Matthias & Maxime di Xavier Dolan (Concorso). Dopo le polemiche suscitate l’anno scorso per aver rifiutato di partecipare a Cannes con il suo The Death and Life of John F. Donovan, il regista canadese si è rimangiato la parola e torna al festival francese. Anche se gli ultimi due lavori hanno fatto percepire un calo di qualità ed originalità con Matthias & Maxime, oltre a tornare tra i protagonisti come attore, sembra anche essere tornato alla spontaneità di J’ai tué ma mère e Les amours imaginaires. Vedremo se riuscirà a elevare nuovamente la considerazione nei suoi confronti o se sarà solo una copia rivisitata dei suoi primi film.
É stato molto difficile selezionare solo otto titoli perchè quest’anno la selezione del Festival di Cannes è una galleria piena di titoli uno più appetitoso dell’altro. Sono talmente tanti che non riesco a resistere alla tentazione di citarne ancora un decimo. Questa piccola menzione speciale la vorrei dedicare a The Gangster, the Cop, the Devil di Lee Won-Tae, che insieme al film di Noé sarà una delle due proiezioni di mezzanotte e sembra proprio uno di quegli exploit di violenza sudcoreani che piacciono molto in casa Pepperminds.
E voi? Cosa ne pensate della selezione di quest’anno e quali sono i titoli a cui non rinuncereste per nessuna ragione al mondo? Fatecelo sapere e continuate come sempre a seguirci!
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